Il bacino o pelvi è la struttura ossea con funzione di trasferimento del peso corporeo dalla parte superiore del corpo sullo scheletro degli arti inferiori.
Il termine pelvi letteralmente deriva dal latino “pelvis” con il significato di coppa o piatto; con tale termine quindi in anatomia ci si può riferire anche alla regione interna del bacino, circoscritta dalle ossa dello stesso, contenente i visceri pelvici: vescica, uretra, utero, canale vaginale e canale anale nella donna; nell’uomo invece vescica, uretra, prostata, retto e canale anale.
Il perineo è l’insieme delle parti molli che chiudono in basso la pelvi, costituito da un piano cutaneo e un piano muscolare denominato pavimento pelvico.
Il pavimento pelvico è una complessa struttura che si compone di muscoli, organizzati in tre strati di differente profondità, e di tessuto connettivo come legamenti e fasce.
L’estensione di tale struttura raggiunge nella parte anteriore il pube e in quella posteriore il sacro e il coccige, mentre lateralmente si inserisce sulle ossa del bacino e su altri muscoli e strutture connettivali.
Da questi punti di inserzione, quasi tutte le fibre muscolari si congiungono con una spessa formazione tendinea agevolmente individuabile dall’esterno nota come centro tendineo del perineo, sito tra l’ano e la vagina nella donna e tra l’ano e la base del pene nell’uomo.
I visceri pelvici sono poggiati sui muscoli e sul connettivo che compongono il pavimento pelvico, che proprio per la sua funzione di sostegno viene così denominato.
Infine l’uretra e il canale anale nella loro parte terminale “attraversano” il pavimento pelvico, che determina quindi intorno ad essi fibre muscolari ad andamento circolare, ovvero gli sfinteri, rispettivamente uretrale e anale.