La terapia comportamentale prevede in primo luogo un analisi dei fattori di rischio (che possono essere alla base dell’insorgenza dei sintomi) e delle scorrette abitudini che il paziente abbia involontariamente posto in essere con l’intento di migliorare la sintomatologia (es.: minzione preventiva, in assenza di un vero e proprio bisogno, con l’idea di aggirare in tal modo le perdite di urina; riduzione dell’apporto idrico giornaliero, secondo un ragionamento approntato al “meno bevo, meno perdo”)
Tendenzialmente l’analisi in questione si svolge mediante colloquio verbale e/o appositi strumenti cartacei, come il diario minzionale oppure il diario per le disfunzioni colon-proctologiche.ù
A conclusione dell’analisi, il professionista nello spiegare al paziente la correlazione esistente tra fattori di rischio, sintomi e conseguenti abitudini scorrette pianifica e suggerisce al paziente delle modifiche comportamentali. In seguito alla compilazione del diario minzionale e/o delle disfunzioni colon-proctologiche, può rendersi altresì necessario lo svolgimento del cosidetto bladder traing (ripristino di intervalli minzionali regolari) o il bowel training ( ripristino delle corrette abitudini defecatorie).