La stitichezza (o stipsi o costipazione) è un disturbo della defecazione che si identifica nella problematicità oggettivamente riscontrabile e/o soggettivamente percepibile a svuotare in maniera completa o parziale l'intestino espellendone le feci. Si classificano diverse forme di tale disturbo:
STIPSI DA RALLENTATO TRANSITO INTESTINALE
In questo quadro clinico non si ha alcuno ostacolo vero è proprio ma si parla tendenzialmente di “transito rallentato” a causa di una progressione lenta dovuta ad una scarsa spinta propulsiva intestinale. Questo tipo di stipsi è spesso dovuta a:
- Dieta con un carente apporto di fibre ed acqua;
- Carenza di elettroliti, in particolar modo potassio;
- Insufficienza vascolare, tipicamente riscontrabile negli anziani;
- Patologie a carico del colon che ne determinano abnorme dilatazione.
SINDROME DA OSTRUZIONE TERMINALE DEL TRANSITO
Questa forma di stipsi è caratterizzata dalla presenza di un ostacolo che rende difficoltoso o impossibile l’espulsione del contenuto rettale.
Ostacolo funzionale
Esso deriva, pressocchè in ogni caso, da una dissinergia muscolare del pavimento pelvico o meglio del fascio pubo-rettale che circonda e chiude il canale anale: fisiologicamente durante la defecazione il muscolo pubo-rettale si rilassa permettendo cosi l’evacuazione delle feci, tuttavia in alcuni casi ciò non avviene e il soggetto non riesce ad evacuare pur avvertendone lo stimolo oppure gli permane, a defecazione avvenuta, una percezione di incompleto svuotamento. Per il trattamento di questa tipologia di ostruzione sono particolarmente indicati i trattamenti fisioterapici che ne vadano a migliorare la sintomatologia.
Ostacolo meccanico
Si ha un’ostruzione di tipo meccanico nel caso in cui essa coinvolga il tratto terminale del retto. Questa patologia si presenta potenzialmente in concomitanza di alcune patologie a carico del retto, di cui le più frequenti sono:
- Il rettocele;
- Prolasso rettale interno.