Il dolore pelvico cronico è definito dalla IASP, associazione internazionale per lo studio del dolore, come “un’esperienza sensoriale ed emotiva associata ad un danno tissutale effettivo o potenziale”. Il dolore pelvico si definisce acuto quando ha una durata non superiore a 2 o 3 mesi. Il dolore pelvico è cronico invece in presenza di un dolore continuo o intermittente avvertito nel basso addome o nella pelvi della durata di 6 o più mesi che comporta disabilità funzionale limitando le comuni attività quotidiane.
Il dolore pelvico cronico è una problematica silenziosa e molto diffusa; le statistiche riportano un incidenza che va dal 2 al 25 % nella popolazione femminile di età compresa tra i 18 e i 50 anni. Le cause che possono determinare l’insorgenza di dolore pelvico cronico si possono distinguere in diverse tipologie.
A. Problematiche ginecologiche:
- Dismenorrea;
- Endometriosi, (è una delle cause ginecologiche più frequenti di dolore pelvico cronico);
- Disturbi infiammatori - infettivi cronici della pelvi (c.d PID, Pelvic Infiammatory Disease; ad esempio endometriti, ascessi tubo ovarici, salpingiti, peritoniti ecc);
- Sindrome da congestione pelvica, in cui sono presenti vene uterine e ovariche dilatate e prive di tono elastico.
B. Problematiche non ginecologiche:
- Sindrome dell’intestino irritabile, caratterizzata da ricorrente dolore addominale;
- alterazioni di frequenza e consistenza dell’alvo, in senso stitico o diarroico, associato a gonfiore addominale;
- Morbo di Cronh e rettocolite ulcerose (malattie croniche intestinali).
C. Problematiche urinarie:
- Infezioni ricorrenti (cistiti, uretriti);
- Cistite interstiziale, patologia di origine ancora misconosciuta e sottostimata tanto che ne viene diagnosticato solo il 20%.
D. Problematiche psicologiche:
Negli ultimi anni è stato dimostrato come l’abuso sessuale o fisico durante l’infanzia abbiano una forte incidenza sull’insorgenza – circa 4 volte superiore alla media – di dolore pelvico, dispareunia (dolore durante i rapporti) e dolori a carico dell’apparato urinario.
In definitiva dunque, le varie problematiche elencate possono essere alla base dell’insorgenza di dolore pelvico cronico. È necessario focalizzare che il dolore a livello pelvico spesso determina un ipertono (aumento di tono) della muscolatura pelvica con conseguente istaurarsi di un circolo vizioso che non fa altro che alimentare il dolore (vedi grafico).
Per quanto detto e tenendo conto dell’esemplificazione grafica sopra riportata, l’ipertono del pavimento pelvico, che tendenzialmente è descritto come sintomo conseguenziale al dolore pelvico cronico, in realtà è da identificare all’interno di un meccanismo nel quale si pone elemento causale del dolore stesso.